martedì 3 febbraio 2015

Stay Wired! con Vincenzo Santoro

Conosco Vincenzo Santoro nello studio di Roma, nel quartiere del Pigneto, nel corso della sua trasmissione "Open Space" che introduce artisti emergenti e meno, all'interno di "Deliradio" - the most delirious radio on the web.
 
Mi racconti come nasce la tua passione per la radio?
La mia passione per la Radio nasce da subito credo alle scuole “medie”, quando con amici registravamo su cassetta le puntate di una fantomatica radio imitando compagni di scuola, i loro familiari, o i personaggi tipici del nostro paese e quanti avessero la sfortuna di incappare nelle nostra conoscenza. Il tutto coadiuvato dalla passione per la musica che a quei tempi si esprimeva attraverso una band all’interno della quale io ero   alle tastiere.
*Michela Giannotti e Ciro Vittorio Formisano  
ad Open Space con Vincenzo Santoro
                                     
Quale percorso formativo hai intrapreso per arrivare a condurre una trasmissione radio?
La Radio come dicevo è stata sempre dentro di me, ma un po’ per la legge “Mammì” che ha tagliato le gambe a chi provenisse dalle Radio Libere, un po’ per gli impegni che via via hanno caratterizzato la mia vita (Università, Lavoro, Famiglia…..),l’espressione radiofonica in senso stretto è tardata ad arrivare. L’esplosione forse nel momento più impegnativo, alle soglie della nascita del mio secondo figlio, ossia quando quella scintilla si è trasformata in fuoco. Così ho iniziato a frequentare la ART (Accademia Radio Televisiva) di Roma che mi ha dato l’opportunità di confrontarmi con tanti docenti che lavorano in radio nazionali, nonché di fare esperienza in alcune FM locali di Roma e poi di istruire e          raffinare  la mia passione. Poi ormai consapevole che la radio si impara facendola, il passo successivo è stato entrare in una WEB RADIO, terreno fertile per sperimentazioni. Le web radio sono come le Radio Libere di un tempo con l’unica differenza che possono essere ascoltate ovunque ci sia una connessione internet..praticamente da per tutto.

La tua trasmissione “Open Space” è ideata e organizzata da te? Come è nata l’idea?
Open Space è il format che ho ideato e che sto sperimentando da tre stagioni a Deliradio (la radio più delirante del web). Un programma interamente dedicato agli artisti a 360° principalmente emergenti, indipendenti e facenti parte più o meno del contesto capitolino. Ogni sabato cliccando su www.deliradio.it dalle 17 alle 19 si possono ascoltare attori, doppiatori, registi, produttori, cantanti, cantautori, band, scrittori, performer, blogger e chi più ne ha più ne metta. Lo studio del Pigneto si trasforma in un salotto dove le due ore vengono scandite da talk molto veloci, diretti e spontanei, conditi da musica contestuale e playlist spesso scelte con gli stessi artisti. L’idea è nata dallo spirito della mia passione, centro propulsore di tutto che mi ha spinto verso qualcosa che mi potesse dare massima soddisfazione, divertendomi. Quel qualcosa l’ho trovato negli artisti che contatto o che mi contattano e che incontro ogni settimana, che fanno della loro vena artistica un vero e proprio lavoro (i più fortunati) oppure ne fanno un motivo di sfogo dalla routine della vita quotidiana oppure ne fanno semplicemente una passione che cercano di portare avanti tra le mille difficoltà.
Ecco dando spazio a loro la mia soddisfazione è massima e, scusate se è poco, quanto mi diverto!  

Quale è il futuro della radio secondo il tuo punto di vista?
Il futuro della Radio è decisamente nel web, quindi il filone delle webradio da me non verrà mai abbandonato, in quanto sarà necessario farsi trovare pronti per quando avverrà il tanto atteso “Big Bang”. Questo potrebbe coincidere con il momento in cui in tutte le auto (luogo nel quale viene ascoltata il 90% della programmazione radio giornaliera), grazie al wifi cittadino e insieme alla FM, si potrà ascoltare anche la radio che proviene dal web. A quel punto bisognerà essere preparati a vincere la battaglia! 

Cosa ti piacerebbe dire in radio che non hai mai detto?
In Radio ritengo di non aver detto ancora nulla, quindi la lista sarebbe troppo lunga.
La mia idea di radio e di format è tendente a trasferire benessere, buonumore e divertimento a chi mi ascolta. Traslare l’ascoltatore in un mondo parallelo che esuli dal contesto. Parlo naturalmente del mondo artistico e di tutto il bello che risiede in esso, lasciando trascorrere un paio d’ore in assoluto benessere. Proprio per questo, forse la necessità di dire cose non dette, passa in secondo piano. La strada è ancora troppo lunga!

Quale i tuoi sogni e progetti futuri?
Il mio sogno è quello di continuare a divertirmi come sto facendo adesso con questo programma che mi sta dando dei ritorni e delle soddisfazioni che oserei dire “inaspettate”. Progetti ce ne sono tanti, in primis perfezionare questo format per trovare magari collocazione in FM dove la visibilità, soprattutto per gli artisti che ospito, potrebbe essere di più ampio spettro. Oggi però trovo tutto questo ancora molto difficile, soprattutto in questo momento storico dove in Italia la struttura e l’offerta della rete internet sono ferme ancora al “Paleolitico”.

Contatti
www.facebook.com/deliradio.openspace
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